La nostra storia

La nostra storia

Il nome Rose Rosse proviene da un gruppo di donne Ds di Bologna, nato alla fine degli anni 90. A Castel Maggiore il primo nucleo del gruppo, misto fra iscritte ai DS ed altre provenienti dalla società civile, si dichiarò subito indipendente dai partiti politici (inizio 2000). A metà del 2000 confluì in esso un altro gruppo presente sul territorio, il gruppo UDI-Donne Insieme, con la seguente lettera politica di adesione:

Gruppo UDI-Donne Insieme
Castel Maggiore

All’Associazione
Rose Rosse
Donne democratiche e di sinistra
Castel Maggiore
E p.c. Consulta Culturale del Comune di Castel Maggiore
E p.c. DS – Castel Maggiore

Castel Maggiore, 30 maggio 2000

Il nostro gruppo nacque alla fine degli anni 80 da un desiderio di espressione culturale, sociale e politica al femminile da concretizzarsi a livello locale. Esso ebbe vita dalla fusione fra lo storico UDI ed un gruppo nuovo, appena nato, Donne Insieme. Da allora, per nostra decisione, libero ed indipendente, è collocato nei fatti nell’area di sinistra. Da qualche tempo si trova in una situazione di “cosciente criticità”.
Pensiamo che i motivi siano i seguenti:
Il numero delle nostre componenti è andato diminuendo, con conseguente ricarico sulle restanti, alcune delle quali inoltre hanno assunto impegni personali extra gruppo di varia natura. La conseguenza è una diminuzione del tempo complessivo che il gruppo dedica alle sue attività ed un contraddittorio senso di frustrazione per non poter realizzare iniziative ambiziose.
Ci sentiamo inoltre in una situazione di isolamento e di auto-isolamento. Ci siamo sempre volute caratterizzare per una concreta capacità di realizzare progetti “non banali”, per la coerenza di pensiero e di metodo, per l’indipendenza dall’esterno, per l’orizzontalità assoluta nei rapporti interni, perseguita con ostinazione. Questo nostro modo di essere, questo “orgoglio di essere così”, può non essere stato gradito da tutti, ce ne rendiamo conto, ma per noi è importante l’autenticità, che però ha, nel nostro caso, un risvolto negativo: la scarsa comunicazione, che non è voluta, ma subita.
Ma un’altra situazione di isolamento ci pesa, ed è quella del distacco generazionale con le giovani donne. Si sa che molti dei gruppi femminili e femministi sono in crisi o si sono sciolti, molte giovani non credono più in essi per vari motivi, ed  a noi manca il contatto con loro per capire, per confrontarci e non ci è chiara la strada da seguire.
Infine c’è il quadro politico generale (nazionale e locale) che desta in noi notevoli preoccupazioni, disagi e sensi di impotenza.
Le donne, che si sperava potessero essere le nuove, pulite ed autentiche protagoniste di una stagione politica trasparente, le donne concrete e vicine ai problemi, dove sono? Si sono perse nei palazzi della sinistra?
C’è un senso di disgregazione nel mondo delle associazioni femminili, forse la percezione della fine di un momento storico, forse di consapevolezza del superamento di alcuni dei problemi delle donne, ma quale è ora la strada? Ci dovrà pur essere una nuova via di continuità.
Oggi, con questi problemi, noi del gruppo UDI-Donne Insieme, non troviamo più la spinta a continuare.
Ma sul nostro territorio è ora presente Rose Rosse, ci siete voi, (che poi è quasi un’altra faccia di noi stesse, visto che alcune di noi ne fanno già parte), e allora perché non tentare questa possibilità?
Con sincerità si siamo dette che un momento storico è arrivato, che è tempo di svolte: è nelle cose che noi aderiamo alla vostra associazione e ci fondiamo con voi che siete un gruppo nuovo e già più ampio.
In questa nuova realtà ci aspettiamo di trovare più fermento, stimoli diversi, e soprattutto voglia di spingersi nel settore da noi considerato finora “out”, perché di più facile scontro: parlo di quello propriamente politico, intendendo quello politico in generale e non quello a temi di interesse classicamente femminili.
Il problema è dare una nostra forma, una nostra impostazione alla politica, caratterizzare al femminile un ambiente fondato su valori e cultura maschile, che noi non vogliano e non dobbiamo subire. Questo non si può ben evidentemente ottenere esclusivamente col lavoro delle singole, che comunque son numericamente poche, ma bensì occorre un movimento che ci rafforzi e ci invogli ad impegnarci in questo ambito.
Siamo altresì consce delle difficoltà e delle diffidenze iniziali che ci potranno essere in senso reciproco, dato il diverso vissuto di gruppo.
Importante è avere voglia di capirsi per scambiare idee ed esperienze; così, per non disperderci come donne, e in un’ottica di continuità ed innovazione, ci uniamo a voi, confidando in una ricca stagione.

Grazie.

Gruppo UDI-Donne Insieme

Abbiamo il gusto dell’approfondimento e della riflessione, per cui i nostri tempi di produzione di iniziative sono piuttosto lunghi (una, due iniziative all’anno).