Percorsi di dialogo di una danzatrice migrante

8 Marzo 2003
santunio

Percorsi di dialogo di una danzatrice migrante 
Pièce teatrale
(8 marzo 2003)

PRESENTAZIONE INIZIATIVA 8 MARZO 2003

Buonasera e un benvenuto a tutti.

Sono ….. del gruppo Rose Rosse di Castel Maggiore che ha organizzato l’iniziativa di questa sera,  in collaborazione col Comune di Castel Maggiore, che ci ha messo a disposizione la sala.

Vi faccio una piccola presentazione del nostro gruppo, per poi passare alla presentazione della serata.

Il gruppo Rose Rosse è un gruppo indipendente, composto da donne che si riconoscono nell’area di centro-sinistra. Il gruppo si rivolge al territorio con finalità politico-sociali tramite iniziative non rituali.

Quest’anno, per festeggiare l’8 marzo, vi proponiamo, come avrete visto dalle locandine, la pièce teatrale “Percorsi di dialogo di una danzatrice migrante” dell’artista Andreina, affiancata da Angela e Patrizia del gruppo teatrale I Grigioro, per la lettura di brani.

Con questo spettacolo torniamo ancora una volta sul tema delle donne appartenenti a culture diverse dalla nostra. Torniamo, in quanto, anni fa, precisamente nel 98, alcune di voi lo ricorderanno, il gruppo UDI-Donne insieme, poi confluito in Rose Rosse, realizzò un’iniziativa che aveva come scopo la conoscenza del vissuto di donne straniere, residenti a Castel Maggiore.

Ne uscì una pubblicazione intitolata “Un mondo di donne”, presentata in occasione dell’8 marzo di quell’anno.  Questo piccolo fascicolo  contiene una serie di interviste fatte ad alcune di queste donne. Fu un’esperienza molto ricca e rimane ancora viva, come vivo è in noi tutte del gruppo, il bisogno dello scambio, del dialogo con  culture diverse.

Per gli stessi motivi, nel gennaio scorso, nella ricorrenza della giornata della Memoria, abbiamo collaborato col Comune all’iniziativa “Il diritto di avere diritti” e, partendo dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo proclamata dall’ONU nel 48, abbiamo pensato di porre particolare riflessione su alcuni diritti, e per quel che ci interessa stasera, sul diritto alla libertà di movimento, libertà che ogni individuo ha di entrare ed uscire da qualsiasi paese.

Il riconoscimento di questo diritto produce la nostra attuale società multietnica, che crediamo debba fondarsi sul riconoscimento del valore della diversità. Ciò che abbiamo in mente, che auspichiamo, è una società pacifica, aperta e matura, basata sul rispetto reciproco. Però, per realizzare questo tipo di società, crediamo sia necessario un presupposto: quello della conoscenza, occorre quell’atteggiamento culturale dell’apertura all’altro, che ci porta la consapevolezza di percorsi di vita intrecciati a percorsi storici e sociali, consapevolezza che ci pone di fronte a problemi, motivazioni, cause, non pensati prima.

In questo quadro la conoscenza diventa per noi mezzo di pace, strumento per la costruzione di un mondo più pacifico.

Come gruppo di donne, siamo poi, come logico, maggiormente orientate alla conoscenza fra donne, e quindi anche alla conoscenza di donne appartenenti a culture diverse.

C’è un altro punto che vogliamo rimarcare con forza: noi del gruppo Rose Rosse siamo consapevoli di far parte di un processo storico di emancipazione femminile. Per questo non vogliamo dimenticare, non dobbiamo dimenticare ciò che è stato fatto prima di noi. In particolare vogliamo riferirci alla serata di ieri sera che il Comune ha organizzato sempre per festeggiare l’8 marzo. Con lo spettacolo teatrale dedicato a Vittorina Dal Monte e con la testimonianza diretta di Lina Serenari sulla resistenza femminile a Castel Maggiore. Hanno preso la parola le donne che, attraverso la partecipazione alla lotta partigiana e la militanza politica nei partiti e nelle associazioni femminili come l’UDI, hanno realizzato un fondamentale cammino di emancipazione: anche loro “volevano cambiare il mondo” e in parte l’hanno fatto. Queste donne hanno aperto a noi e alle generazioni successive la strada per andare oltre. Questo oltre, per noi in questo momento è anche quello di cercare di comunicare con donne che fanno parte di altre società.

Oggi, che è giorno di festa, abbiamo voluto questo spettacolo che viaggia alla ricerca della conoscenza femminile utilizzando principalmente la danza, quale sorta di linguaggio universale di comunicazione.

Vi auguriamo pertanto buona serata a tutti.